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PR: docs/39510 Approved by: keramida
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d705a8ef12
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2a361e6b84
Notes:
svn2git
2020-12-08 03:00:23 +00:00
svn path=/head/; revision=13451
1 changed files with 17 additions and 17 deletions
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@ -59,8 +59,8 @@
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alcun problema di assegnazione di indirizzi IP.</para>
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<note>
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<para>La traduzione italiana di "firewall" è "muro anti incendio",
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<emphasis>non</emphasis> "muro di fuoco" come molti pensano. Nel corso
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<para>La traduzione italiana di <quote>firewall</quote> è <quote>muro anti incendio</quote>,
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<emphasis>non</emphasis> <quote>muro di fuoco</quote> come molti pensano. Nel corso
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dell'articolo, comunque, manterrò i termini tecnici nella loro
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lingua originale in modo da non creare confusione o
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ambiguità.</para>
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@ -141,7 +141,7 @@ options IPFIREWALL_VERBOSE</programlisting>
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(a seconda del metodo che avete scelto in precedenza), bisogna effettuare
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alcune modifiche al file <filename>/etc/rc.conf</filename>. La regola di
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default del firewall è di rifiutare tutti i pacchetti IP. Per
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iniziare attiviamo il firewall in modalità 'open', in modo da
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iniziare attiviamo il firewall in modalità <option>open</option>, in modo da
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verificare il suo funzionamento senza alcun problema di filtraggio pacchetti
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(nel caso stiate eseguendo questa procedura da remoto, tale accorgimento vi
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consentirà di non rimanere erroneamente tagliati fuori dalla rete).
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@ -154,7 +154,7 @@ firewall_logging="YES"</programlisting>
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<para>La prima riga serve ad attivare il firewall (e a caricare il modulo
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<filename>ipfw.ko</filename> nel caso non fosse già compilato nel
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kernel), la seconda a impostarlo in modalità 'open' (come descritto
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kernel), la seconda a impostarlo in modalità <option>open</option> (come descritto
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nel file <filename>/etc/rc.firewall</filename>), la terza a non
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visualizzare il caricamento delle regole e la quarta ad abilitare il
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supporto per il logging.</para>
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@ -194,7 +194,7 @@ firewall_logging="YES"</programlisting>
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<para>Ora è arrivato il momento di riavviare la macchina e usarla
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come in precedenza: appariranno dei nuovi messaggi riguardo al bridge e al
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firewall, ma il bridge non sarà attivato e il firewall, essendo in
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modalità 'open', non impedirà nessuna operazione.</para>
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modalità <option>open</option>, non impedirà nessuna operazione.</para>
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<para>Se ci dovessero essere dei problemi, è il caso di scoprire ora
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da cosa derivino e risolverli prima di continuare.</para>
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@ -236,12 +236,12 @@ firewall_logging="YES"</programlisting>
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per essere inoltrati dal bridge e quelli indirizzati alla macchina locale.
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In generale, i pacchetti che entrano nel bridge vengono processati dal
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firewall solo una volta, non due come al solito; infatti vengono filtrati
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solo in ingresso, quindi qualsiasi regola che usi 'out' oppure 'xmit' non
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verrà mai eseguita. Personalmente uso 'in via' che è una
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solo in ingresso, quindi qualsiasi regola che usi <option>out</option> oppure <option>xmit</option> non
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verrà mai eseguita. Personalmente uso <option>in via</option> che è una
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sintassi più antica, ma che ha un senso quando la si legge.
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Un'altra limitazione è che si possono usare solo i comandi 'pass' e
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'drop' per i pacchetti filtrati dal bridge. Cose avanzate come 'divert',
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'forward' o 'reject' non sono disponibili. Queste opzioni possono ancora
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Un'altra limitazione è che si possono usare solo i comandi <option>pass</option> e
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<option>drop</option> per i pacchetti filtrati dal bridge. Cose avanzate come <option>divert</option>,
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<option>forward</option> o <option>reject</option> non sono disponibili. Queste opzioni possono ancora
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essere usate, ma solo per il traffico da e verso la macchina bridge stessa
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(sempre che le sia stato assegnato un IP).</para>
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@ -252,7 +252,7 @@ firewall_logging="YES"</programlisting>
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indirizzi IP e numeri di porta (ma con mittente e destinatario invertiti,
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ovviamente). Per i firewall che non supportano il mantenimento di stato,
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non c'è modo di gestire questo breve scambio di dati come una
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sessione unica. Ma con un firewall che può "ricordarsi" di un
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sessione unica. Ma con un firewall che può <quote>ricordarsi</quote> di un
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pacchetto <acronym>UDP</acronym> in uscita e permette una risposta nei
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minuti successivi, gestire i servizi <acronym>UDP</acronym> è
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semplice. L'esempio seguente mostra come fare. La stessa cosa è
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@ -267,7 +267,7 @@ firewall_logging="YES"</programlisting>
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Le regole personalizzate andrebbero messe in un file a parte (per esempio
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<filename>/etc/rc.firewall.local</filename>) e caricate all'avvio
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modificando la riga del file <filename>/etc/rc.conf</filename> dove era
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stata definita la modalità 'open' con:</para>
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stata definita la modalità <option>open</option> con:</para>
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<programlisting>firewall_type="/etc/rc.firewall.local"</programlisting>
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@ -356,7 +356,7 @@ add drop log all from any to any</programlisting>
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avete. Ovviamente l'intero set di regole deve essere personalizzato
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per le proprie esigenze, questo non è altro che uno specifico
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esempio (il formato delle regole è spiegato dettagliatamente nella
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man page &man.ipfw.8;). Bisogna notare che, affinché 'relay' e 'ns'
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man page &man.ipfw.8;). Bisogna notare che, affinché <quote>relay</quote> e <quote>ns</quote>
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siano interpretati correttamente, la risoluzione dei nomi deve funzionare
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<emphasis>prima</emphasis> che il bridge sia attivato. Questo è un
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chiaro esempio che dimostra l'importanza di settare l'IP sulla corretta
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@ -365,7 +365,7 @@ add drop log all from any to any</programlisting>
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è IP-less).</para>
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<para>Le persone che sono solite configurare un firewall probabilmente
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avranno sempre usato una regola 'reset' o 'forward' per i pacchetti
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avranno sempre usato una regola <option>reset</option> o <option>forward</option> per i pacchetti
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ident (porta 113 <acronym>TCP</acronym>). Sfortunatamente, questa non
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è una scelta applicabile con il bridge, quindi la cosa migliore
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è lasciarli passare fino alla destinazione. Finché la
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@ -382,9 +382,9 @@ add drop log all from any to any</programlisting>
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attraverso il kernel e di conseguenza anche dentro il packet filter. La
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rete interna passerà attraverso il bridge, mentre la macchina
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locale userà il normale stack IP per le connessioni. Perciò
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due regole per gestire due casi differenti. Le regole 'in via
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<devicename>fxp0</devicename>' funzionano in entrambi i casi. In generale,
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se usate regole 'in via' attraverso il packet filter, dovrete fare
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due regole per gestire due casi differenti. Le regole <literal>in via
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<devicename>fxp0</devicename></literal> funzionano in entrambi i casi. In generale,
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se usate regole <option>in via</option> attraverso il packet filter, dovrete fare
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un'eccezione per i pacchetti generati localmente, in quanto non entrano
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tramite nessuna interfaccia.</para>
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</sect1>
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