Update Italian doc for 4.10-RELEASE.

Articles
 o committers-guide: 1.78 -> 1.88
 o filtering-bridges: 1.17 -> 1.18

Handbook
 o book.sgml: 1.145 -> 1.146
 o bibliography: 1.61 -> 1.62
 o boot: 1.55 -> 1.56
 o eresources: 1.137 -> 1.140
 o introduction: 1.96 -> 1.97
 o l10n: 1.94 -> 1.95
 o mail: 1.92 -> 1.115
 o mirrors: 1.333 -> 1.339
 o multimedia: 1.78 -> 1.81
 o pgpkeys: 1.207 -> 1.222
 o ports: 1.209 -> 1.217

Plus other fixes.
This commit is contained in:
Alex Dupre 2004-04-19 12:13:21 +00:00
parent ddbcd9bd9b
commit 91774a43a7
Notes: svn2git 2020-12-08 03:00:23 +00:00
svn path=/head/; revision=20745
25 changed files with 1785 additions and 238 deletions
it_IT.ISO8859-15
articles
committers-guide
euro
explaining-bsd
filtering-bridges
multi-os
new-users
vm-design
books
handbook
unix-introduction/getting-started
share/sgml

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@ -1,29 +1,19 @@
#
# $FreeBSD$
#
# Crea la Nuova Guida per i Committer di FreeBSD
#
# Articolo: Guida del Committer
MAINTAINER=ale@FreeBSD.org
DOC?= article
FORMATS?= html
WITH_ARTICLE_TOC?= YES
INSTALL_COMPRESSED?= gz
INSTALL_ONLY_COMPRESSED?=
WITH_ARTICLE_TOC?= YES
#
# SRCS lista i singoli files SGML che compongono il documento. Modifiche
# a qualunque di questi files obbligano la ricreazione
#
# Contenuto SGML
SRCS= article.sgml
SRCS= article.sgml
DOC_PREFIX?= ${.CURDIR}/../../..
.include "${DOC_PREFIX}/share/mk/doc.project.mk"

View file

@ -2,7 +2,7 @@
The FreeBSD Italian Documentation Project
$FreeBSD$
Original revision: 1.178
Original revision: 1.188
-->
<!DOCTYPE article PUBLIC "-//FreeBSD//DTD DocBook V4.1-Based Extension//EN" [
@ -141,8 +141,8 @@
</informaltable>
<para>&Egrave richiesto l'uso di &man.ssh.1; o &man.telnet.1; con
Kerberos 5 per connettersi agli host del progetto e solo &man.ssh.1;,
protocollo 2 ha il permesso di collegarsi all'host con il repository.
Kerberos 5 per connettersi agli host del progetto. Per &man.ssh.1;
&egrave; permesso solo il protocollo 2.
Questi sono generalmente pi&ugrave; sicuri che un semplice &man.telnet.1;
o &man.rlogin.1; visto che la negoziazione delle credenziali
avverr&agrave; sempre in modo cifrato.
@ -325,10 +325,10 @@
le seguenti righe al suo <filename>.cshrc</filename> per questo
scopo:</para>
<programlisting>alias dcvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@dcvs.freebsd.org:/home/dcvs
alias pcvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@pcvs.freebsd.org:/home/pcvs
alias projcvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@projcvs.freebsd.org:/home/projcvs
alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.freebsd.org:/home/ncvs</programlisting>
<programlisting>alias dcvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@dcvs.FreeBSD.org:/home/dcvs
alias pcvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@pcvs.FreeBSD.org:/home/pcvs
alias projcvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@projcvs.FreeBSD.org:/home/projcvs
alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.org:/home/ncvs</programlisting>
<para>In questo modo &egrave; possibile fare tutte le operazioni di
CVS localmente ed usare <command><replaceable>X</replaceable>cvs
@ -1138,6 +1138,18 @@ checkout -P</programlisting>
<hostid>hub</hostid> spesso vengono <quote>accidentalmente</quote>
troncate senza preavviso, quindi inoltra o leggi i messaggi in modo da
non perderli.</para>
<para>A causa dell'intenso carico per la gestione dello SPAM che
arriva ai server di posta centrali che processano le mailing list, i
server front-end fanno alcuni controlli e non fanno passare alcuni
messaggi in base a questi controlli. Al momento l'unico controllo
attivo &egrave; la verifica sulla correttezza delle informazioni DNS
dell'host che si connette, ma questo potrebbe cambiare. Alcune
persone accusano questi controlli di respingere email valide. Se
vuoi disabilitare questi controlli per la tua email puoi creare
un file chiamato <filename>~/.spam_lover</filename> nella tua
directory home su <hostid
role="fqdn">freefall.FreeBSD.org</hostid>.</para>
</listitem>
<listitem>
@ -1148,18 +1160,69 @@ checkout -P</programlisting>
</itemizedlist>
<para>Tutti i nuovi committer hanno un mentore assegnato a loro per i primi
mesi. Il tuo mentore &egrave; pi&ugrave; o meno responsabile di
spiegarti ogni cosa ti sia poco chiara ed &egrave; anche responsabile
delle tue azioni durante questo periodo iniziale. Se fai un commit
errato, imbarazzerai il tuo mentore e probabilmente dovresti passare
almeno i primi commit a lui prima di agire direttamente sul
repository.</para>
mesi. Il tuo mentore &egrave; responsabile di insegnarti le regole e le
convenzioni del progetto e guidare i tuoi primi passi nella
comunit&agrave; dei committer. &Egrave; anche personalmente responsabile
delle tue azioni durante questo periodo iniziale. Fino a quando il tuo
mentore non decide (e lo annuncia con un commit forzato su
<filename>access</filename>) che sei diventato pratico e pronto per
effettuare commit da solo, non dovresti effettuare commit senza aver
prima ottenuto la revisione e l'approvazione del tuo mentore, e dovresti
documentare l'approvazione con una riga <literal>Approved by:</literal>
nel messaggio di commit.</para>
<para>Tutti i commit dovrebbero andare su &os.current; prima di essere
<para>Tutti i commit <filename>src</filename> dovrebbero andare
su &os.current; prima di essere
fusi in &os.stable;. Nessuna nuova caratteristica importante o modifica
ad alto rischio dovrebbe essere fatta sul ramo &os.stable;.</para>
</sect1>
<sect1 id="pref-license">
<title>Licenza Preferita per i Nuovi File</title>
<para>Attualmente il &os; Project suggerisce di usare il seguente testo
come schema di licenza preferito:</para>
<programlisting>Copyright &copy; &lt;Year&gt; &lt;Author&gt;. All rights reserved.
Redistribution and use in source and binary forms, with or without
modification, are permitted provided that the following conditions
are met:
1. Redistributions of source code must retain the above copyright
notice, this list of conditions and the following disclaimer.
2. Redistributions in binary form must reproduce the above copyright
notice, this list of conditions and the following disclaimer in the
documentation and/or other materials provided with the distribution.
THIS SOFTWARE IS PROVIDED BY AUTHOR AND CONTRIBUTORS ``AS IS'' AND
ANY EXPRESS OR IMPLIED WARRANTIES, INCLUDING, BUT NOT LIMITED TO, THE
IMPLIED WARRANTIES OF MERCHANTABILITY AND FITNESS FOR A PARTICULAR PURPOSE
ARE DISCLAIMED. IN NO EVENT SHALL AUTHOR OR CONTRIBUTORS BE LIABLE
FOR ANY DIRECT, INDIRECT, INCIDENTAL, SPECIAL, EXEMPLARY, OR CONSEQUENTIAL
DAMAGES (INCLUDING, BUT NOT LIMITED TO, PROCUREMENT OF SUBSTITUTE GOODS
OR SERVICES; LOSS OF USE, DATA, OR PROFITS; OR BUSINESS INTERRUPTION)
HOWEVER CAUSED AND ON ANY THEORY OF LIABILITY, WHETHER IN CONTRACT, STRICT
LIABILITY, OR TORT (INCLUDING NEGLIGENCE OR OTHERWISE) ARISING IN ANY WAY
OUT OF THE USE OF THIS SOFTWARE, EVEN IF ADVISED OF THE POSSIBILITY OF
SUCH DAMAGE.</programlisting>
<para>Il progetto &os; scoraggia fortemente la cosiddetta clausola
pubblicitaria nel nuovo codice. A causa del grande numero di
contributi al progetto &os;, osservare questa clausola per molti
fornitori commerciali &egrave; diventato difficile. Se hai codice
nell'albero con la clausola pubblicitaria, pensa a rimuoverla.
In pratica, considera di usare la licenza qui sopra per il tuo
codice.</para>
<para>Il progetto &os; scoraggia completamente nuove licenze e variazioni
sulle licenze standard. Nuove licenze richiedono l'approvazione di
<email>core@FreeBSD.org</email> per risiedere nel repository principale.
Pi&ugrave licenze differenti vengono usate nell'albero, pi&ugrave;
problemi possono essere causati a chi desidera utilizzare questo codice,
tipicamente da conseguenze non previste di una licenza strutturata
male.</para>
</sect1>
<sect1 id="developer.relations">
<title>Relazioni tra Sviluppatori</title>
@ -1469,6 +1532,8 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting>
<term>&a.jhb;</term>
<term>&a.bmah;</term>
<term>&a.scottl;</term>
<term>&a.kensmith;</term>
<term>&a.hrs;</term>
<listitem>
<para>Questi sono i membri del &a.re;. Questo team &egrave;
@ -1600,17 +1665,17 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting>
<step>
<para>Genera un paio di chiavi con &man.ssh-keygen.1;. Le chiavi
finiranno nella tua directory
<filename><envar>$HOME</envar>/.ssh</filename>.</para>
<filename><envar>$HOME</envar>/.ssh/</filename>.</para>
</step>
<step>
<para>Invia la tua chiave pubblica
(<filename><envar>$HOME</envar>/.ssh/identity.pub</filename>)
(<filename><envar>$HOME</envar>/.ssh/id_dsa.pub</filename> o
<filename><envar>$HOME</envar>/.ssh/id_rsa.pub</filename>)
alla persona che ti sta configurando come committer in modo che possa
inserirla nel file <filename>authorized_keys</filename> nella tua
home directory su <hostid>freefall</hostid> (ad esempio,
<filename><envar>$HOME</envar>/.ssh/authorized_keys</filename>).
</para>
inserirla nel file
<filename><replaceable>tualogin</replaceable></filename> su
<hostid>freefall</hostid>.</para>
</step>
</procedure>

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@ -1,4 +1,7 @@
#
# $FreeBSD$
#
# Articolo: Il simbolo dell'Euro su FreeBSD
DOC?= article
@ -7,8 +10,7 @@ FORMATS?= html
INSTALL_COMPRESSED?=gz
INSTALL_ONLY_COMPRESSED?=
SRCS= article.sgml
SRCS= article.sgml
DOC_PREFIX?= ${.CURDIR}/../../..
.include "${DOC_PREFIX}/share/mk/doc.project.mk"

View file

@ -1,14 +1,17 @@
#
# $FreeBSD$
#
# Articolo: Panoramica su BSD
DOC?= article
FORMATS?= html
WITH_ARTICLE_TOC?= YES
INSTALL_COMPRESSED?=gz
INSTALL_ONLY_COMPRESSED?=
SRCS= article.sgml
SRCS= article.sgml
DOC_PREFIX?= ${.CURDIR}/../../..
.include "${DOC_PREFIX}/share/mk/doc.project.mk"

View file

@ -1,4 +1,7 @@
#
# $FreeBSD$
#
# Articolo: Filtering Bridges
DOC?= article
@ -7,8 +10,7 @@ FORMATS?= html
INSTALL_COMPRESSED?=gz
INSTALL_ONLY_COMPRESSED?=
SRCS= article.sgml
SRCS= article.sgml
DOC_PREFIX?= ${.CURDIR}/../../..
.include "${DOC_PREFIX}/share/mk/doc.project.mk"

View file

@ -2,12 +2,14 @@
The FreeBSD Italian Documentation Project
$FreeBSD$
Original revision: 1.17
Original revision: 1.18
-->
<!DOCTYPE article PUBLIC "-//FreeBSD//DTD DocBook V4.1-Based Extension//EN" [
<!ENTITY % man PUBLIC "-//FreeBSD//ENTITIES DocBook Manual Page Entities//EN">
%man;
<!ENTITY % freebsd PUBLIC "-//FreeBSD//ENTITIES DocBook Miscellaneous FreeBSD Entities//EN">
%freebsd;
<!ENTITY % it-trademarks PUBLIC "-//FreeBSD//ENTITIES DocBook Trademark Entities//IT">
%it-trademarks;
<!ENTITY % trademarks PUBLIC "-//FreeBSD//ENTITIES DocBook Trademark Entities//EN">
@ -231,19 +233,25 @@ firewall_logging="YES"</programlisting>
rete <devicename>fxp0</devicename> e <devicename>xl0</devicename> con i
propri):</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>sysctl net.link.ether.bridge_cfg=fxp0:0,xl0:0</userinput>
&prompt.root; <userinput>sysctl net.link.ether.bridge_ipfw=1</userinput>
&prompt.root; <userinput>sysctl net.link.ether.bridge=1</userinput></screen>
<screen>&prompt.root; <userinput>sysctl net.link.ether.bridge.config=fxp0:0,xl0:0</userinput>
&prompt.root; <userinput>sysctl net.link.ether.bridge.ipfw=1</userinput>
&prompt.root; <userinput>sysctl net.link.ether.bridge.enable=1</userinput></screen>
<para>La prima riga specifica tra quali interfacce va attivato il bridge,
la seconda abilita il firewall sul bridge ed infine la terza attiva il
bridge.</para>
<note>
<para>Se hai &os;&nbsp;5.1-RELEASE o precedenti le variabili sysctl
sono chiamate in modo differente. Guarda &man.bridge.4; per i
dettagli.</para>
</note>
<para>A questo punto dovrebbe essere possibile inserire la macchina tra
due gruppi di host senza che venga compromessa qualsiasi
possibilit&agrave; di comunicazione tra di loro. Se &egrave; cos&igrave;,
il prossimo passo &egrave; quello di aggiungere le parti
<literal>net.link.ether.<replaceable>[blah]</replaceable>=<replaceable>[blah]</replaceable></literal>
<literal>net.link.ether.bridge.<replaceable>[blah]</replaceable>=<replaceable>[blah]</replaceable></literal>
di queste righe al file <filename>/etc/sysctl.conf</filename>, in modo che
vengano eseguite all'avvio della macchina.</para>
</sect1>

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@ -1,14 +1,17 @@
#
# $FreeBSD$
#
# Articolo: Installazione e Utilizzo di FreeBSD con altri Sistemi Operativi
DOC?= article
FORMATS?= html
WITH_ARTICLE_TOC?= YES
INSTALL_COMPRESSED?=gz
INSTALL_ONLY_COMPRESSED?=
SRCS= article.sgml
SRCS= article.sgml
DOC_PREFIX?= ${.CURDIR}/../../..
.include "${DOC_PREFIX}/share/mk/doc.project.mk"

View file

@ -1,5 +1,8 @@
#
# $FreeBSD$
#
# Articolo: Per chi e' alle Prime Armi sia con FreeBSD che con Unix
DOC?= article
FORMATS?= html
@ -7,8 +10,7 @@ FORMATS?= html
INSTALL_COMPRESSED?=gz
INSTALL_ONLY_COMPRESSED?=
SRCS= article.sgml
SRCS= article.sgml
DOC_PREFIX?= ${.CURDIR}/../../..
.include "${DOC_PREFIX}/share/mk/doc.project.mk"

View file

@ -1,19 +1,22 @@
#
# $FreeBSD$
#
# Articolo: Elementi di progettazione del sistema di VM di FreeBSD
DOC?= article
FORMATS?= html
WITH_ARTICLE_TOC?= YES
IMAGES_EN = fig1.eps
IMAGES_EN+= fig2.eps
IMAGES_EN+= fig3.eps
IMAGES_EN+= fig4.eps
SRCS= article.sgml
IMAGES_EN = fig1.eps
IMAGES_EN+= fig2.eps
IMAGES_EN+= fig3.eps
IMAGES_EN+= fig4.eps
INSTALL_COMPRESSED?=gz
INSTALL_ONLY_COMPRESSED?=
SRCS= article.sgml
DOC_PREFIX?= ${.CURDIR}/../../..
.include "${DOC_PREFIX}/share/mk/doc.project.mk"

View file

@ -110,6 +110,14 @@ IMAGES_EN+= install/timezone3.scr
IMAGES_EN+= install/userconfig.scr
IMAGES_EN+= install/userconfig2.scr
IMAGES_EN+= install/xf86setup.scr
IMAGES_EN+= mail/mutt1.scr
IMAGES_EN+= mail/mutt2.scr
IMAGES_EN+= mail/mutt3.scr
IMAGES_EN+= mail/pine1.scr
IMAGES_EN+= mail/pine2.scr
IMAGES_EN+= mail/pine3.scr
IMAGES_EN+= mail/pine4.scr
IMAGES_EN+= mail/pine5.scr
IMAGES_EN+= security/ipsec-crypt-pkt.pic
IMAGES_EN+= security/ipsec-encap-pkt.pic
IMAGES_EN+= security/ipsec-network.pic

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@ -2,7 +2,7 @@
The FreeBSD Italian Documentation Project
$FreeBSD$
Original revision: 1.61
Original revision: 1.62
-->
<appendix id="bibliography">
@ -543,7 +543,7 @@
<listitem>
<para><emphasis>The BSD family tree</emphasis>. <ulink
url="http://www.freebsd.org/cgi/cvsweb.cgi/src/share/misc/bsd-family-tree"></ulink>
url="http://www.FreeBSD.org/cgi/cvsweb.cgi/src/share/misc/bsd-family-tree"></ulink>
o <ulink type="html"
url="file://localhost/usr/share/misc/bsd-family-tree"><filename>/usr/share/misc/bsd-family-tree</filename></ulink>
su una macchina FreeBSD recente.</para>

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@ -2,7 +2,7 @@
The FreeBSD Italian Documentation Project
$FreeBSD$
Original revision: 1.145
Original revision: 1.146
-->
<!DOCTYPE book PUBLIC "-//FreeBSD//DTD DocBook V4.1-Based Extension//EN" [
@ -162,7 +162,7 @@
esistono ancora e alcune di quelle che esistono devono essere
aggiornate. Se sei interessato ad aiutare questo progetto, invia
un'email alla &a.doc;. L'ultima versione di questo documento &egrave;
sempre disponibile sul <ulink url="../../../../index.html">sito web di
sempre disponibile sul <ulink url="http://www.FreeBSD.org/">sito web di
FreeBSD</ulink>. Inoltre pu&ograve; essere scaricata in una
variet&agrave; di formati e tipi di compressione dal <ulink
url="ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/doc/">server FTP di

View file

@ -2,7 +2,7 @@
The FreeBSD Italian Documentation Project
$FreeBSD$
Original revision: 1.55
Original revision: 1.56
-->
<chapter id="boot">
@ -239,11 +239,11 @@ boot:</screen>
</example>
<para>Se mai avrai bisogno di rimpiazzare il <filename>boot1</filename> ed
il <filename>boot2</filename> installati, usa &man.disklabel.8;.</para>
il <filename>boot2</filename> installati, usa &man.disklabel.8;:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>disklabel -B <replaceable>discoslice</replaceable></userinput></screen>
<para>Dove <replaceable>discoslice</replaceable> sono il disco e la slice
<para>dove <replaceable>discoslice</replaceable> sono il disco e la slice
dal quale vuoi effettuare l'avvio, come ad esempio
<devicename>ad0s1</devicename> per la prima slice sul primo disco
IDE.</para>

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@ -2,7 +2,7 @@
The FreeBSD Italian Documentation Project
$FreeBSD$
Original revision: 1.137
Original revision: 1.140
-->
<appendix id="eresources">
@ -200,6 +200,12 @@
</thead>
<tbody>
<row>
<entry>&a.acpi.name;</entry>
<entry>Sviluppo di ACPI e della gestione dell'energia</entry>
</row>
<row>
<entry>&a.afs.name;</entry>
@ -433,7 +439,7 @@
<row>
<entry>&a.perl.name;</entry>
<entry>Mantenimento di un numero di port relativi a
<application>perl</application></entry>
<application>perl</application></entry>
</row>
<row>
@ -621,9 +627,9 @@
<row>
<entry>&a.cvs-doc.name;</entry>
<entry><filename>/usr/doc</filename></entry>
<entry><filename>/usr/(doc|www)</filename></entry>
<entry>Tutte le modifiche all'albero doc</entry>
<entry>Tutte le modifiche all'albero doc e www</entry>
</row>
<row>
@ -748,6 +754,15 @@
<para><emphasis>Argomenti delle singole liste:</emphasis></para>
<variablelist>
<varlistentry>
<term>&a.acpi.name;</term>
<listitem>
<para><emphasis>Sviluppo di ACPI e della gestione
dell'energia</emphasis></para>
</listitem>
</varlistentry>
<varlistentry>
<term>&a.afs.name;</term>
@ -1495,12 +1510,19 @@
<listitem>
<para><ulink
url="news:de.comp.os.unix.bsd">de.comp.os.unix.bsd (Tedesco)</ulink></para>
url="news:de.comp.os.unix.bsd">de.comp.os.unix.bsd</ulink>
(Tedesco)</para>
</listitem>
<listitem>
<para><ulink
url="news:fr.comp.os.bsd">fr.comp.os.bsd (Francese)</ulink></para>
url="news:fr.comp.os.bsd">fr.comp.os.bsd</ulink> (Francese)</para>
</listitem>
<listitem>
<para><ulink
url="news:it.comp.os.freebsd">it.comp.os.freebsd</ulink>
(Italiano)</para>
</listitem>
</itemizedlist>
</sect2>

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@ -2,7 +2,7 @@
The FreeBSD Italian Documentation Project
$FreeBSD$
Original revision: 1.96
Original revision: 1.97
-->
<chapter id="introduction">
@ -61,7 +61,7 @@
<indexterm><primary>4.4BSD-Lite</primary></indexterm>
<para>FreeBSD &egrave; un sistema operativo basato su 4.4BSD-Lite per
computer Intel (x86), DEC <trademark>Alpha</trademark>, e Sun
computer Intel (x86 e &itanium;), DEC <trademark>Alpha</trademark>, e Sun
&ultrasparc;. Port verso altre architetture sono stati avviati.
Puoi anche leggere <link linkend="history">la storia di FreeBSD</link>,
o la <link linkend="relnotes">release corrente</link>. Se sei
@ -124,8 +124,8 @@
<listitem>
<para>FreeBSD &egrave; un sistema operativo a <emphasis>32
bit</emphasis> (<emphasis>64 bit</emphasis> su Alpha e
&ultrasparc;) ed &egrave; stato progettato come tale sin
bit</emphasis> (<emphasis>64 bit</emphasis> su Alpha &itanium;,
AMD64, e &ultrasparc;) ed &egrave; stato progettato come tale sin
dall'inizio.</para>
</listitem>
@ -653,7 +653,7 @@
Questa sar&agrave; l'ultima release del ramo 3.X.</para>
<para>Ci fu un'altra ramificazione il 13 marzo 2000, che vide
l'apparizioni del ramo 4.X-STABLE, ora considerato essere il
l'apparizione del ramo 4.X-STABLE, ora considerato essere il
<quote>ramo -STABLE corrente</quote>. Ci sono state numerose release da
allora: la 4.0-RELEASE fu introdotta nel marzo 2000, e la pi&ugrave;
recente &rel2.current;-RELEASE venne fuori nel &rel2.current.date;.

View file

@ -2,7 +2,7 @@
The FreeBSD Italian Documentation Project
$FreeBSD$
Original revision: 1.94
Original revision: 1.95
-->
<chapter id="l10n">
@ -333,16 +333,16 @@
<programlisting>#Gli utenti che non vogliono usare l'unit&agrave; monetaria o i formati temporali
#di Taiwan possono modificare manualmente ogni variabile
me:\
lang=zh_TW.Big5:\
lc_all=zh_TW.Big:\
lc_collate=zh_TW.Big5:\
lc_ctype=zh_TW.Big5:\
lc_messages=zh_TW.Big5:\
lc_monetary=zh_TW.Big5:\
lc_numeric=zh_TW.Big5:\
lc_time=zh_TW.Big5:\
charset=big5:\
xmodifiers="@im=xcin": #Setta il XIM Input Server</programlisting>
:lang=zh_TW.Big5:\
:lc_all=zh_TW.Big:\
:lc_collate=zh_TW.Big5:\
:lc_ctype=zh_TW.Big5:\
:lc_messages=zh_TW.Big5:\
:lc_monetary=zh_TW.Big5:\
:lc_numeric=zh_TW.Big5:\
:lc_time=zh_TW.Big5:\
:charset=big5:\
:xmodifiers="@im=xcin": #Setta il XIM Input Server</programlisting>
<para>Vedere il paragrafo <link linkend="adm-setup">Setup a Livello
Amministratore</link> e &man.login.conf.5; per maggiori

File diff suppressed because it is too large Load diff

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@ -2,7 +2,7 @@
The FreeBSD Italian Documentation Project
$FreeBSD$
Original revision: 1.333
Original revision: 1.339
-->
<appendix id="mirrors">
@ -139,7 +139,7 @@
Telefono: <phone>+44 1491 837010</phone>
Fax: <fax>+44 1491 837016</fax>
WWW: <otheraddr><ulink
url="http://www.linuxemporium.co.uk/bsd.html#FreeBSD"></ulink></otheraddr>
url="http://www.linuxemporium.co.uk/products/freebsd/"></ulink></otheraddr>
</address>
</listitem>
@ -359,6 +359,13 @@
(Usa <command>cvs login</command> ed inserisci una password
qualunque quando richiesta.)</para>
</listitem>
<listitem>
<para><emphasis>Francia</emphasis>:
:pserver:anoncvs@anoncvs.fr.FreeBSD.org:/home/ncvs
(pserver (password <quote>anoncvs</quote>), ssh (nessuna
password))</para>
</listitem>
</itemizedlist>
<para>Dato che CVS permette di estrarre (nel suo gergo: <quote>check
@ -479,9 +486,9 @@
stato sviluppato per l'albero dei sorgenti di FreeBSD, anche se con il
passare del tempo, altre persone lo hanno trovano utile per altri scopi.
A tutt'oggi esiste pochissima documentazione sul processo della creazione
delle delta, quindi contattate &a.phk; per avere pi&ugrave; informazioni
nel caso voleste usare <application>CTM</application> per altri
scopi.</para>
delle delta, quindi contattate la mailing list &a.ctm-users.name; per
avere pi&ugrave; informazioni e nel caso voleste usare
<application>CTM</application> per altri scopi.</para>
<sect2>
<title>Perch&eacute; Dovrei Usare <application>CTM</application>?</title>
@ -526,7 +533,7 @@
direttamente da:</para>
<para><ulink
url="http://www.freebsd.org/cgi/cvsweb.cgi/src/usr.sbin/ctm/"></ulink></para>
url="http://www.FreeBSD.org/cgi/cvsweb.cgi/src/usr.sbin/ctm/"></ulink></para>
<para>Le <quote>delta</quote> da dare in pasto a
<application>CTM</application> si possono avere in due modi: tramite FTP
@ -756,7 +763,8 @@
<application>CTM</application> via FTP anonimo, per favore usa un sito
a te vicino.</para>
<para>In caso di problemi, contatta &a.phk;.</para>
<para>In caso di problemi, contatta la mailing list
&a.ctm-users.name;.</para>
<variablelist>
<varlistentry>
@ -1250,7 +1258,7 @@ doc/zh_*</screen>
<para>e cos&igrave; via per altre lingue (puoi ottenere la lista
completa esplorando il <ulink
url="http://www.freebsd.org/cgi/cvsweb.cgi/">deposito CVS di
url="http://www.FreeBSD.org/cgi/cvsweb.cgi/">deposito CVS di
FreeBSD</ulink>).</para>
<para>Con questa utile funzionalit&agrave;, quegli utenti che hanno
@ -2195,8 +2203,8 @@ doc/zh_*</screen>
<term>RELENG_5_2</term>
<listitem>
<para>Il ramo di release per FreeBSD-5.2, usato solo per
aggiornamenti relativi alla sicurezza e per altri fix
<para>Il ramo di release per FreeBSD-5.2 e FreeBSD-5.2.1, usato solo
per aggiornamenti relativi alla sicurezza e per altri fix
cruciali.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@ -2331,6 +2339,14 @@ doc/zh_*</screen>
versione di FreeBSD.</para>
<variablelist>
<varlistentry>
<term>RELENG_5_2_1_RELEASE</term>
<listitem>
<para>FreeBSD 5.2.1</para>
</listitem>
</varlistentry>
<varlistentry>
<term>RELENG_5_2_0_RELEASE</term>

View file

@ -2,7 +2,7 @@
The FreeBSD Italian Documentation Project
$FreeBSD$
Original revision: 1.78
Original revision: 1.81
-->
<chapter id="multimedia">
@ -314,6 +314,13 @@ device csa</programlisting>
kernel:</para>
<programlisting>options PNPBIOS</programlisting>
<note>
<para>Se stai usando &os;&nbsp;5.0 o successivi l'opzione
<literal>PNPBIOS</literal> non &egrave; necessaria. L'opzione
&egrave; stata rimossa e la funzionalit&agrave; &egrave; ora sempre
abilitata.</para>
</note>
</sect3>
</sect2>
@ -577,7 +584,7 @@ pcm0: &lt;SB16 DSP 4.11&gt; on sbc0</screen>
<title>Audio MP3</title>
<para>Il formato MP3 (Audio MPEG Livello 3) raggiunge una qualit&agrave;
audio vicino a quella dei CD, non lasciandoti motivi per non utilizzarlo
audio vicina a quella dei CD, non lasciandoti motivi per non utilizzarlo
sulla tua workstation FreeBSD.</para>
<sect2 id="mp3-players">
@ -1063,7 +1070,7 @@ no adaptors present</screen>
essere pi&ugrave; efficiente dell'interfaccia X11.</para>
<para>L'SDL pu&ograve; essere trovata in <filename
role="package">devel/sdl12</filename></para>
role="package">devel/sdl12</filename>.</para>
</sect3>
<sect3 id="video-interface-DGA">
@ -1291,13 +1298,15 @@ You can enable XAnim DLL support by defining WITH_XANIM.</screen>
<para>Per riprodurre un DVD, sostituisci
<filename>testfile.avi</filename> con l'opzione <option>-dvd
&lt;N&gt;<replaceable>DISPOSITIVO</replaceable></option>
dove &lt;N&gt; corrisponde al numero del titolo da riprodurre
<replaceable>N</replaceable>
<replaceable>DISPOSITIVO</replaceable></option> dove
<replaceable>N</replaceable> corrisponde al numero del titolo da
riprodurre
e <filename><replaceable>DISPOSITIVO</replaceable></filename> al
dispositivo che identifica il DVD-ROM. Per esempio, per riprodurre
il terzo titolo da <filename>/dev/dvd</filename>:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>mplayer -vo dga -dvd 2 /dev/dvd</userinput></screen>
<screen>&prompt.root; <userinput>mplayer -vo dga -dvd 3 /dev/dvd</userinput></screen>
<para>Per interrompere, mettere in pausa, andare avanti e cos&igrave;
via, leggi l'elenco delle associazioni dei tasti, che
@ -1415,7 +1424,8 @@ zoom=yes</programlisting>
<screen>&prompt.user; <userinput>xine</userinput></screen>
<para>Alternativamente, pu&ograve; essere invocato per aprire
firettamente un file senza l'interfaccia GUI, con il comando:</para>
direttamente un file senza l'interfaccia grafica, con il
comando:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>xine -g -p mymovie.avi</userinput></screen>
</sect3>

View file

@ -2,7 +2,7 @@
The FreeBSD Italian Documentation Project
$FreeBSD$
Original revision: 1.207
Original revision: 1.222
-->
<appendix id="pgpkeys">
@ -38,6 +38,11 @@
&pgpkey.imp;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-jhb">
<title>&a.jhb;</title>
&pgpkey.jhb;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-kuriyama">
<title>&a.kuriyama;</title>
&pgpkey.kuriyama;
@ -112,6 +117,11 @@
&pgpkey.brueffer;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-markus">
<title>&a.markus;</title>
&pgpkey.markus;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-wilko">
<title>&a.wilko;</title>
&pgpkey.wilko;
@ -167,6 +177,11 @@
&pgpkey.brooks;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-pjd">
<title>&a.pjd;</title>
&pgpkey.pjd;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-bsd">
<title>&a.bsd;</title>
&pgpkey.bsd;
@ -182,6 +197,11 @@
&pgpkey.ale;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-peadar">
<title>&a.peadar;</title>
&pgpkey.peadar;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-josef">
<title>&a.josef;</title>
&pgpkey.josef;
@ -197,6 +217,11 @@
&pgpkey.ru;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-le">
<title>&a.le;</title>
&pgpkey.le;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-jedgar">
<title>&a.jedgar;</title>
&pgpkey.jedgar;
@ -252,6 +277,11 @@
&pgpkey.dannyboy;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-dhartmei">
<title>&a.dhartmei;</title>
&pgpkey.dhartmei;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-jhay">
<title>&a.jhay;</title>
&pgpkey.jhay;
@ -307,6 +337,11 @@
&pgpkey.joe;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-vkashyap">
<title>&a.vkashyap;</title>
&pgpkey.vkashyap;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-kris">
<title>&a.kris;</title>
&pgpkey.kris;
@ -342,6 +377,11 @@
&pgpkey.jkoshy;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-rik">
<title>&a.rik;</title>
&pgpkey.rik;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-rushani">
<title>&a.rushani;</title>
&pgpkey.rushani;
@ -352,6 +392,11 @@
&pgpkey.clement;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-mlaier">
<title>&a.mlaier;</title>
&pgpkey.mlaier;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-alex">
<title>&a.alex;</title>
&pgpkey.alex;
@ -492,6 +537,11 @@
&pgpkey.philip;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-hmp">
<title>&a.hmp;</title>
&pgpkey.hmp;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-mp">
<title>&a.mp;</title>
&pgpkey.mp;
@ -562,6 +612,16 @@
&pgpkey.guido;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-niklas">
<title>&a.niklas;</title>
&pgpkey.niklas;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-marks">
<title>&a.marks;</title>
&pgpkey.marks;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-hrs">
<title>&a.hrs;</title>
&pgpkey.hrs;
@ -652,6 +712,11 @@
&pgpkey.nsouch;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-vs">
<title>&a.vs;</title>
&pgpkey.vs;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-gsutter">
<title>&a.gsutter;</title>
&pgpkey.gsutter;
@ -672,6 +737,11 @@
&pgpkey.gordon;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-thierry">
<title>&a.thierry;</title>
&pgpkey.thierry;
</sect2>
<sect2 id="pgpkey-viny">
<title>&a.viny;</title>
&pgpkey.viny;

View file

@ -2,7 +2,7 @@
The FreeBSD Italian Documentation Project
$FreeBSD$
Original revision: 1.209
Original revision: 1.217
-->
<chapter id="ports">
@ -223,6 +223,20 @@
<para>Per tenersi al corrente sugli aggiornamenti dei port, iscriviti alla
&a.ports; e alla &a.ports-bugs;.</para>
<warning>
<para>Prima di installare qualche applicazione, dovresti verificare <ulink
url="http://vuxml.freebsd.org/"></ulink> per eventuali problemi di
sicurezza relativi alla tua applicazione.</para>
<para>Inoltre puoi installare il port <filename
role="package">security/portaudit</filename> che verificher&agrave;
in modo automatico tutte le applicazioni installate a caccia di
vulnerabilit&agrave; note, e verr&agrave; fatta una verifica anche
prima della compilazione dei port. Puoi usare il comando
<command>portaudit -F -a</command> dopo che hai installato qualche
package.</para>
</warning>
<para>Il resto del capitolo spiegher&agrave; come usare i package ed i
port per installare e gestire il software di terze parti su
FreeBSD.</para>
@ -497,7 +511,7 @@ docbook =
in <filename>/usr/ports</filename>.</para>
<para>Durante l'installazione del tuo sistema FreeBSD,
<application>Sysinstall</application> ti ha chiesto se volevi installare
<application>sysinstall</application> ti ha chiesto se volevi installare
la collezione dei port. Se hai rifiutato, puoi seguire queste
istruzioni per ottenerla:</para>
@ -759,6 +773,27 @@ R-deps:</screen>
&egrave; chiamato con il termine <quote>distfile</quote>. Puoi ottenere
questo distfile da un CDROM o da Internet.</para>
<warning>
<para>Prima di installare qualche port, dovresti assicurarti di avere
l'albero della collezione dei port aggiornato e dovresti verificare
<ulink
url="http://vuxml.freebsd.org/"></ulink> per eventuali problemi di
sicurezza relativi alla tua applicazione.</para>
<para>Una verifica delle vulnerabilit&agrave; di sicurezza pu&ograve;
essere fatta in modo automatico con
<application>portaudit</application> prima dell'installazione di nuove
aplicazioni. Questo strumento pu&ograve; essere trovato nella
collezione dei port (<filename
role="package">security/portaudit</filename>). Esegui
<command>portaudit -F</command> prima di installare un nuovo port,
per aggiornare la base di dati delle vulnerabilit&agrave;. Durante
la verifica giornaliera del sistema verr&agrave; fatto un controllo
di integrit&agrave; e un aggiornamento della base di dati delle
vulnerabilit&agrave;. Per maggiori informazioni leggi le pagine man
&man.portaudit.1; e &man.periodic.8;.</para>
</warning>
<sect3 id="ports-cd">
<title>Installazione dei Port dal CDROM</title>
@ -952,10 +987,9 @@ Receiving lsof_4.57D.freebsd.tar.gz (439860 bytes): 100%
sovrascrivere l'opzione <makevar>MASTER_SITES</makevar> con il comando
seguente:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/<replaceable>directory</replaceable></userinput></screen>
<screen>&prompt.root; <userinput>make MASTER_SITE_OVERRIDE= \
ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen>
<screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/<replaceable>directory</replaceable></userinput>
&prompt.root; <userinput>make MASTER_SITE_OVERRIDE= \
ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen>
<para>In questo esempio abbiamo settato <makevar>MASTER_SITES</makevar>
a <hostid
@ -1010,8 +1044,8 @@ Receiving lsof_4.57D.freebsd.tar.gz (439860 bytes): 100%
<sect3>
<title>Avere a che Fare con <command>imake</command></title>
<para>Alcuni port che usano <command>imake</command> (una parte del
sistema a finestre X) non funzionano bene con
<para>Alcuni port che usano <command>imake</command> (una parte dell'X
Window System) non funzionano bene con
<makevar>PREFIX</makevar>, e si ostinano ad installarsi sotto
<filename>/usr/X11R6</filename>. In modo analogo, alcuni port di Perl
ignorano <makevar>PREFIX</makevar> e si installano nell'albero del
@ -1092,6 +1126,14 @@ Receiving lsof_4.57D.freebsd.tar.gz (439860 bytes): 100%
<secondary>aggiornamento</secondary>
</indexterm>
<note>
<para>Dopo che hai aggiornato la tua collezione dei port, prima di
tentare di aggiornare un port, dovresti verificare il file
<filename>/usr/ports/UPDATING</filename>. Questo file riporta alcuni
problemi che gli utenti potrebbero incontrare durante l'aggiornamento
di un port con le relative soluzioni.</para>
</note>
<para>Mantenere i tuoi port aggiornati pu&ograve; essere un lavoro noioso.
Per esempio, per aggiornare dovresti andare nella directory del port,
compilare il port, disinstallare il vecchio port, installare quello
@ -1099,8 +1141,8 @@ Receiving lsof_4.57D.freebsd.tar.gz (439860 bytes): 100%
tutto ci&ograve; per cinque port, noioso vero? Questo era uno dei
maggiori problemi per gli amministratori di sistema, e ora abbiamo
strumenti che fanno questo lavoro per noi. Per esempio l'utility
<filename role="port">sysutils/portupgrade</filename> fa tutto questo!
Installalo come qualsiasi altro port, usando il comando
<filename role="package">sysutils/portupgrade</filename> fa tutto
questo! Installalo come qualsiasi altro port, usando il comando
<command>make <makevar>install clean</makevar></command>.</para>
<para>Ora crea un database con il comando <command>pkgdb -F</command>.
@ -1113,7 +1155,7 @@ Receiving lsof_4.57D.freebsd.tar.gz (439860 bytes): 100%
compilare, effettuare backup, installare, e ripulire i port che devono
essere aggiornati. <application>portupgrade</application> &egrave;
fornito di molte opzioni a seconda dei casi di utilizzo, tra i quali
uno &egrave; particolarmente importante:</para>
uno &egrave; particolarmente importante.</para>
<para>Se vuoi aggiornare solo una determinata applicazione, e non il
database completo, usa <command>portupgrade

View file

@ -2,7 +2,7 @@
The FreeBSD Italian Documentation Project
$FreeBSD$
Original revision: 1.193
Original revision: 1.203
-->
<chapter id="security">
@ -76,9 +76,9 @@
usarle.</para>
</listitem>
<listitem>
<listitem>
<para>Come utilizzare le pubblicazioni sugli avvisi di sicurezza di
&os;.</para>
&os;.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
@ -92,9 +92,170 @@
</sect1>
<sect1 id="security-intro">
<title>Introduction</title>
<title>Introduzione</title>
<para>Traduzione in corso</para>
<para>La sicurezza &egrave; una funzione che inizia e finisce con
l'amministratore di sistema. Nonostante ogni sistema multi-utente &unix;
BSD abbia della sicurezza insita, il lavoro di costruire e mantenere
meccanismi di sicurezza aggiuntivi in modo da mantenere
<quote>onesti</quote> gli utenti &egrave; probabilmente uno dei maggiori
lavori di un amministratore di sistema. La macchine sono sicure solo
quanto le si rende e le richieste di sicurezza si scontrano sempre con
l'umana necessit&agrave; per la comodit&agrave;. I sistemi &unix;, in
generale, sono capaci di eseguire un gran numero di processi contemporanei
e ognuno di questi processi opera come server &ndash; nel senso che
entit&agrave; esterne possono connettersi e parlarci. Mentre i mini e i
mainframe di ieri diventano i desktop di oggi, mentre i computer diventano
interconnessi e internet-connessim, la sicurezza diventa un problema
sempre maggiore.</para>
<para>Il modo migliore per implementare la sicurezza &egrave; con un
approccio <quote>a cipolla</quote>. In pratica, quello che vuoi fare
&egrave; creare tanti livelli di sicurezza quanto &egrave; conveniente e
poi tenere sotto controllo il sistema per vedere eventuali intrusioni.
Non vuoi esagerare nella sicurezza o interferirai con l'individuazione e
quest'ultima &egrave; una delle parti pi&ugrave; importanti di ogni
meccanismo di sicurezza. Per esempio, ha poco senso imopstare il flag
<literal>schg</literal> (vedi &man.chflags.1;) su ogni binario di sistema
dato che questo potr&agrave; s&igrave; proteggere temporaneamente i
binari, ma evita che l'attaccante faccia una modifica facilmente
individuabile e potrebbe far in modo che il tuo meccanismo di sicurezza
non individui l'attaccante del tutto.</para>
<para>La sicurezza di un sistema riguarda anche il gestire varie forme di
attacco, compresi attacchi che tentano di bloccare, o comunque rendere
inusabile, il sistema, anche se non necessariamente cercano di
compromettere l'account di root <username>root</username> (<quote>rompere
root</quote>). I problemi di sicurezza possono essere suddivisi in
svariate categorie:</para>
<orderedlist>
<listitem>
<para>Attacchi che limitano la disponibilit&agrave; dei servizi
(<quote>Denial of service</quote> o, in breve, DoS).</para>
</listitem>
<listitem>
<para>Compromissione degli account utente.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>Compromissione di root tramite server accessibili.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>Compromissione di root tramite gli account utente.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>Crazione di backdoor (letteralmente <quote>porte sul
retro</quote>, ovvero accessi secondari personalizzati).</para>
</listitem>
</orderedlist>
<indexterm>
<primary>attacchi DoS</primary>
<see>Denial of Service (DoS)</see>
</indexterm>
<indexterm>
<primary>sicurezza</primary>
<secondary>attacchi DoS</secondary>
<see>Denial of Service (DoS)</see>
</indexterm>
<indexterm><primary>Denial of Service (DoS)</primary></indexterm>
<para>Un attacco DoS &egrave; un'azione che priva la macchina di risorse.
Tipicamente un attacco DoS &egrave; un meccanismo a forza-bruta che tenta
di bloccare e comunque rendere inusabile una macchina travolgendo di
richieste i server che rende disponibili o direttamente lo stack di rete.
Alcuni attacchi DoS tentano di trarre vantaggio da bug nello stack di rete
per bloccare la macchina con un singolo pacchetto. Questo genere di
attacchi pu&ograve; evitato solo mettendo a posto il bug direttamente nel
kernel. Gli attacchi sui server possono spesso essere evitati
specificando con attenzione dei limiti sul carico che i server stessi
devono accettare in caso che il sistema lavori in condizioni avverse.
Gli attacchi a forza-bruta generati da un'intera rete di attaccanti sono
pi&ugrave; difficili da gestire. Ad esempio un attacco con pacchetti
in spoof (ovvero con il campo mittente falsato) &egrave; praticamente
impossibile da fermare, a meno di staccare del tutto il sistema da
Internet. Potr&agrave; anche non fermare la tua macchina, ma sicuramente
pu&ograve; saturare la tua connessione Internet.</para>
<indexterm>
<primary>sicurezza</primary>
<secondary>compromissione degli account</secondary>
</indexterm>
<para>La compromissione di un account utente è ancora più comune di un
attacco DoS. Molti sysadmin usano ancora i server standard <application>telnetd</application>, <application>rlogind</application>,
<application>rshd</application> e <application>ftpd</application> sulle loro macchine. Questi programmi, normalmente, non usano connessioni crittate. Il risultato è che quando hai una base utenti di medie dimensioni, uno o più degli utenti connessi al tuo sistema da remoto (il modo più comune e conveniente per collegarsi a un sisetma) avrà una password compromessa da un'operaizone di sniffing. Gli amministratori di sistema attenti controllano i registri degli accessi remoto cercando indirizzi sospetti anche tra gli accessi permessi.</para>
<para>Bisogna sempre dare per scontato che una volta che un attaccante ha
accesso ad un account utente, può rompere anche <username>root</username>.
In realtà, comunque, in un sistema ben configurato e mantenuto, questo non è necessariamente vero. La distinzione è importante perché senza accesso a <username>root</username> l'attaccante ni genere non può nascondere le proprie tracce e può, alla peggio, rovinare i files dell'utente o mandaer la macchina in crash. La compromissione degli account utente è molto comune dato che gli utenti tendono a non prendere precauzioni tanto quanto i sysadmin.</para>
<indexterm>
<primary>sicurezza</primary>
<secondary>backdoor</secondary>
</indexterm>
<para>Gli amministratori di sistema devono ricordare che su una macchina ci
sono potenzialmente molti modi per rompere <username>root</username>.
L'attaccante potrebbe conoscere la password di <username>root</username>, potrebbe trovare un bug in un programma server in esecuzione con diritti di <username>root</username> e sfruttarlo per entrare da remoto, oppure una volta ottenuto un account utente potrebbe fare lo stesso con un bug in un programma con suid <username>root</username>.
If an attacker has found a way to break <username>root</username>
on a machine, the attacker may not have a need
to install a backdoor. Many of the <username>root</username> holes
found and closed to date involve a considerable amount of work
by the attacker to cleanup after himself, so most attackers install
backdoors. A backdoor provides the attacker with a way to easily
regain <username>root</username> access to the system, but it
also gives the smart system administrator a convenient way
to detect the intrusion.
Making it impossible for an attacker to install a backdoor may
actually be detrimental to your security, because it will not
close off the hole the attacker found to break in the first
place.</para>
<para>Security remedies should always be implemented with a
multi-layered <quote>onion peel</quote> approach and can be
categorized as follows:</para>
<orderedlist>
<listitem>
<para>Securing <username>root</username> and staff accounts.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>Securing <username>root</username> &ndash; root-run servers
and suid/sgid binaries.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>Securing user accounts.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>Securing the password file.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>Securing the kernel core, raw devices, and
filesystems.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>Quick detection of inappropriate changes made to the
system.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>Paranoia.</para>
</listitem>
</orderedlist>
<para>The next section of this chapter will cover the above bullet
items in greater depth.</para>
</sect1>
<sect1 id="securing-freebsd">
@ -142,7 +303,11 @@
<sect1 id="openssh">
<title>OpenSSH</title>
<para>Traduzione in corso</para>
<sect2 id="security-ssh-tunneling">
<title>SSH Tunneling</title>
<para>Traduzione in corso</para>
</sect2>
</sect1>
</chapter>

View file

@ -1022,13 +1022,13 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr
<itemizedlist>
<listitem>
<para>Il filesystem root deve essere disponibile nella parte iniziale
del processo di boot, quindi l'infrastruttura di Vinum deve essere già
disponibile in quel momento.</para>
<para>Il filesystem root deve essere disponibile nella parte iniziale
del processo di boot, quindi l'infrastruttura di Vinum deve essere
gi&agrave; disponibile in quel momento.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>Il volume contenete il filesystem root contiene anche il sistema
<para>Il volume contenete il filesystem root contiene anche il sistema
di avvio e il kernel, che devono essere letti usando le funzioni
native del sistema (ovvero il BIOS, sui PC) che spesso non conoscono i
dettagli di Vinum.</para>
@ -1048,8 +1048,8 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr
accada:</para>
<itemizedlist>
<listitem>
<para>Vinum deve essere disponibile nel kernel gi&agrave; all'avvio,
<listitem>
<para>Vinum deve essere disponibile nel kernel gi&agrave; all'avvio,
quindi il metodo per lanciare Vinum automaticamente descritto
in <xref linkend="vinum-rc-startup"> non pu&ograve; essere
utilizzato e il parametro <literal>start_vinum</literal> in
@ -1059,37 +1059,38 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr
sempre disponibile, ma questo non &egrave; normalmente desiderabile.
Un'altra opportunit&agrave; &agrave; di fare in modo che
<filename>/boot/loader</filename> (<xref
linkend="boot-loader">) carichi il modulo kernel di Vinum prima di
linkend="boot-loader">) carichi il modulo kernel di Vinum prima di
lanciare il kernel. Questo pu&ograve; essere fatto utilizzando la
riga</para>
<para><literal>vinum_load="YES"</literal></para>
<para><literal>vinum_load="YES"</literal></para>
<para>nel file
<filename>/boot/loader.conf</filename>.</para>
</listitem>
<para>nel file <filename>/boot/loader.conf</filename>.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>Vinum deve essere inizializzato subito in modo da poter fornire
<listitem>
<para>Vinum deve essere inizializzato subito in modo da poter fornire
il volume per il filesystem root. Per default la porzione kernel di
Vinum non cerca dischi che contengano informazioni sui volumi Vinum
fino a quando un amministratore (o uno degli script di partenza) non
esegue un comando di <command>vinum start</command>.</para>
<note><para>I seguenti paragrafi spiegano i passi necessari per
&os; 5.x e superiori. L'impostaizone richiesta da &os; 4.x &egrave;
diversa ed &egrave; descritta dopo, in <xref
linkend="vinum-root-4x">.</para></note>
<note>
<para>I seguenti paragrafi spiegano i passi necessari per
&os;&nbsp;5.x e superiori. L'impostaizone richiesta da
&os;&nbsp;4.x &egrave; diversa ed &egrave; descritta dopo, in
<xref linkend="vinum-root-4x">.</para>
</note>
<para>Inserendo la linea:</para>
<para>Inserendo la linea:</para>
<para><literal>vinum.autostart="YES"</literal></para>
<para><literal>vinum.autostart="YES"</literal></para>
<para>dentro a <filename>/boot/loader.conf</filename>, Vinum viene
<para>dentro a <filename>/boot/loader.conf</filename>, Vinum viene
istruito, alla partenza del kernel, di controllare automaticamente
tutti i dischi alla ricerca di informazioni sui volumi Vinum.</para>
<para>Da notare il fatto che non &egrave; necessario istruire il
<para>Da notare il fatto che non &egrave; necessario istruire il
kernel sulla locazione del filesystem root.
<filename>/boot/loader</filename> cerca il nome del device di root
in <filename>/etc/fstab</filename> e passa l'informazione al kernel.
@ -1097,33 +1098,360 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr
tramite il nome di device fornitogli, capisce a quale driver deve
chiedere la conversione di tale nome in ID interno di device (numero
maggiore/minore).</para>
</listitem>
</listitem>
</itemizedlist>
</sect2>
<sect2>
<title>Making a Vinum-based Root Volume Accessible to the
Bootstrap</title>
<title>Rendere un volume di root basato su Vinum accessibile
dall'avvio</title>
<para>Traduzione in corso</para>
<para>Dato che il codice di avvio di FreeBSD &egrave; attualmente di soli
7.5 KB ed &egrave; gi&agrave; appesantito dalla lettura di file (come
<filename>/boot/loader</filename>) da un filesystem UFS, &egrave;
semplicementeimpossibile insegnargil anche a leggere le strutture
internet di Vinum in modo da fargil leggere i dati della configurazione
di Vinum in modo da ricavarne gli elementi del volume di boot stesso.
Sono quindi necessari alcuni trucchi per dare al codice di avvio
l'illusione di una partizione <literal>"a"</literal> standard contenente
il filesystem di root.</para>
<para>Perch&eacute; questo sia anche solo possibile, il volume di root
deve rispondere ai seguenti requisiti:</para>
<itemizedlist>
<listitem>
<para>Il volume di root non deve essere in striping o in RAID-5.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>Il volume di root non deve contenere la concatenazione di pi? di
un sottodisco per ogni plex.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
<para>Da notare che &egrave; desiderabile e possibile aere plex multipli,
contenente ognuno una replica del filesystem root. Il processo di
avvio, per&ograve;, usa solo una di queste repliche per trovare i file
necessario all'avvio, fino a quando il kernel monta il filesystem di
root stesso. Ogni singolo sottodisco in questi plex avr&agrave; quindi
bisogno di una propria partizione <literal>"a"</literal> illusoria,
affinch&eacute; la periferica relativa possa essere avviabile. Non
&egrave; strettamente necessario che ognuna di queste finte partizioni
<literal>"a"</literal> sia locato con lo stesso spiazzamento all'interno
della propria periferica, rispetto alle periferiche contenenti gli altri
plex del volume. &Egrave; comunque probabilmente una buona idea creare
i volumi Vinum in modo che le periferiche in mirror siano simmetriche,
per evitare confusione.</para>
<para>Per poter configurare queste partizioni <literal>"a"</literal>,
in ogni periferica contenente parte del volume di root, bisogna fare le
seguenti cose:</para>
<procedure>
<step>
<para>La locazione (spiazzamento dall'inizio della periferica) e la
dimensione del sottodisco che &egrave; parte del volume di root deve
essere esaminato, usando il comando</para>
<para><command>vinum l -rv root</command></para>
<para>Da notare che gli spiazzamenti e le dimensioni in Vinum sono
misurati in byte. Devono essere divisi per 512 per ottenere il
numero di blocchi necessari nel comando
<command>disklabel</command>.</para> </step>
<step>
<para>Eseguire il comando</para>
<para><command>disklabel -e
</command><replaceable>devname</replaceable></para>
<para>per ogni periferica che partecipa al volume di root.
<replaceable>devname</replaceable> deve essere o il nome della slice
(ad esempio <devicename>ad0s1</devicename>) o il nome del disco (ad
esempio <devicename>da0</devicename>) per dischi senza tabella delle
slice (ovvero i nomi che si usano anche con fdisk).</para>
<para>Se c'&egrave; gi&agrave; una partizione <literal>"a"</literal>
sulla periferica (presumibilmente contenente un filesystem root
precedente all'uso di Vinum), dovrebbe essere rinominata in altro
modo, in modo da restare accessibile (nno si sa mai), ma non essere
usata pi&ugrave; per default per avviare il sistema. Da notare che
le partizioni attive (ad esempio un filesystem root attualmente
montato) non possono essere rinominati, quindi questo deve essere
eseguito o avviando da un disco <quote>Fixit</quote> o (in caso di
mirror) in un processo a due passi dove il disco non di avvio viene
modificato per primo.</para>
<para>Infine, lo spiazzamento della partizione Vinum sulla periferica
va aggiunto allo spiazzamento del rispettivo sottodisco di root
rispetto alla periferica stessa. Il risultato sar&agrave; il valore
di <literal>"offset"</literal> (spiazzamento) per la nuova
partizione <literal>"a"</literal>. Il valore
<literal>"size"</literal> (dimensione) per questa partizione
pu&ograve; essere copiato pari pari dal calcolo fatto sopra.
Il valore <literal>"fstype"</literal> deve essere
<literal>4.2BSD</literal>. I valori <literal>"fsize"</literal>,
<literal>"bsize"</literal> e <literal>"cpg"</literal> devono
preferibilmente essere scelti per corrispondere al vero e proprio
filesystem, anche se in questo contesto non sono molto
importanti.</para>
<para>In questo modo una nuova partizione <literal>"a"</literal>
sar&agrave; creata ricoprendo le partizioni Vinum su questa
periferica. Da notare che <command>disklabel</command>
permetter&agrave; questa ricopertura solo se la partizione Vinum
&egrave; stata appropriatamente marcata usando un
<literal>"fstype"</literal> pari a <literal>"vinum"</literal>
fstype.</para> </step>
<step>
<para>&Egrave; tutto! Ora una falsa partizione <literal>"a"</literal>
esiste su ogni periferica che abbia una replica del volume di root.
&Egrave; altamente raccomandabile verificare nuovamente i risultati,
usando un comando come</para>
<para><command>fsck -n
</command><devicename>/dev/<replaceable>devname</replaceable>a</devicename></para>
</step>
</procedure>
<para>Bisogna ricordarsi che tutte le informazioni contenute nei file di
controllo devono essere relative al filesystem di root nel volume Vinum
che, quando si imposta un nuovo volume di root Vinum, potrebbe non
coincidere con quello del filesystem root attualmente attivo.
In particolare bisogna stare attenti ai file
<filename>/etc/fstab</filename> e
<filename>/boot/loader.conf</filename>.</para>
<para>Al seguente riavvio il sistema dovrebbe ricavare le informazioni di
controllo appropriate dal filesystem di root Vinum e agire di
consequenza. Alla fine del processo di inizializzazione del kernel,
dopo che tutte le periferiche sono state annunciate, l'avvertimento
principale che conferma il successo dell'avvio &egrave; un messaggio
simile a questo:</para>
<para><screen>Mounting root from ufs:/dev/vinum/root</screen></para>
</sect2>
<sect2>
<title>Example of a Vinum-based root setup</title>
<title>Esempi di configurazioni con root basata su Vinum</title>
<para>Traduzione in corso</para>
<para>Dopo aver creato il volume di root Vinum,
<command>vinum l -rv root</command> dovrebbe produrre qualcosa di simile
a:</para>
<para>
<screen>
...
Subdisk root.p0.s0:
Size: 125829120 bytes (120 MB)
State: up
Plex root.p0 at offset 0 (0 B)
Drive disk0 (/dev/da0h) at offset 135680 (132 kB)
Subdisk root.p1.s0:
Size: 125829120 bytes (120 MB)
State: up
Plex root.p1 at offset 0 (0 B)
Drive disk1 (/dev/da1h) at offset 135680 (132 kB)
</screen>
</para>
<para>I valori su cui fare caso sono il <literal>135680</literal> dello
spiazzamento (relativo alla partizione
<devicename>/dev/da0h</devicename>). Questo si traduce in 265 blocchi da
512 byte nei termini di <command>disklabel</command>.
<devicename>/dev/da1h</devicename>, contenente la seconda replica del
volume di root, ha una configurazione simmetrica.</para>
<para>La <command>disklabel</command> per queste periferiche dovrebbe
essere simile a questa:</para>
<para>
<screen>
...
8 partitions:
# size offset fstype [fsize bsize bps/cpg]
a: 245760 281 4.2BSD 2048 16384 0 # (Cyl. 0*- 15*)
c: 71771688 0 unused 0 0 # (Cyl. 0 - 4467*)
h: 71771672 16 vinum # (Cyl. 0*- 4467*)
</screen>
</para>
<para>Si pu&ograve; notare che il parametro <literal>"size"</literal> per
la finta partizione <literal>"a"</literal> corrisponde al valore di cui
abbiamo parlato prima, mentre il parametro <literal>"offset"</literal>
&egrave; la somma dello spiazzamento all'interno della partizione Vinum
<literal>"h"</literal> e lo spiazzamento all'interno della periferica (o
slice). Questa &egrave; una tipica configurazione necessaria per
evitare il problema descritto in <xref linkend="vinum-root-panic">.
Si pu&ograve; anche notare che l'intera partizione
<literal>"a"</literal> &egrave; completamente contenuta dalla partizione
<literal>"h"</literal>, che contiene tutti i dati Vinum per questa
periferica.</para>
<para>Notate che in questo esempio l'intera perfierica &egrave; dedicata a
Vinum e nno c'&egrave; spazio per partizioni pre-Vinum, dato che questo
disco &egrave; stato configurato da nuovo per il solo scopo di far parte
di una configurazione Vinum.</para>
</sect2>
<sect2>
<title>Troubleshooting</title>
<title>Risoluzione Problemi</title>
<para>Traduzione in corso</para>
<para>Se qualcosa va storto, serve un modo per tornare in una situazione
di normalit&agrave;. Segue una lista di alcuni tipici problemi,
completi di soluzione.</para>
<sect3>
<title>Il Codice di Avvio si Carica, ma il Sistema non si Avvia</title>
<para>Se per qualsiasi ragione in sistema non prosegue nell'avvio, si
pu&ograve; interrompere il processo di avvio premendo il tasto
<keycap>spazio</keycap> all'avviso dei 10 secondi. Le variabili di
avvio potranno quindi essere esaminate usando il comando
<command>show</command> e manipolate con <command>set</command> e
<command>unset</command>.</para>
<para>Se l'unico problema &egrave; che il modulo kernel di Vinum non
&egrave; ancora presente nella lista dei moduli da caricare
automaticamente, un semplice <command>load vinum</command>
aiuter&agrave;.</para>
<para>Quando pronti, il processo di avvio pu&ograve; continuare con un
<command>boot -as</command>. Le opzioni <option>-as</option>
comunicano al kernel di montare il filesysetm di root
(<option>-a</option>) e di interrompere il processo di avvio in
modalit&agrave; singolo utente (<option>-s</option>),
quando il filesystem di root &egrave; montato a sola lettura. In
questo modo bench&eacute; uno solo dei plex do un volume multi-plex
sia stato montato, non si rischia inconsistenza dei dati tra i vari
plex.</para>
<para>Alla richiesta di un filesystem di root da montare, ogni
periferica che contenga un filesystem di root valido pu&ograve; essere
usata. Se <filename>/etc/fstab</filename> &egrave; stato impostato
correttamente, il default dovrebbe essere
<literal>ufs:/dev/vinum/root</literal> o simile. Una tipica
alternativa potrebbe essere <userinput>ufs:da0d</userinput>, una
ipotetica partizione contenete un filesystem root pre-Vinum.
Bisogna fare attenzione quando si sceglie una delle partizioni
<literal>"a"</literal> alias di un sottodisco della periferica root di
Vinum, perch&eacute; in una cifiguraizone in mirror questo monterebbe
solo un pezzo della root in mirror. Se questo filesystem deve poi
essere montato in lettura/scrittura &egrave; necessario rimuovere gli
altri plex del volume root di Vinum dato che conterrebbero comunque
dati non consistenti.</para>
</sect3>
<sect3>
<title>Si Carica Solo l'Avvio Primario</title>
<para>Se <filename>/boot/loader</filename> non si carica, ma l'avvio
primario si carica comunque (si capisce dal singolo trattino nella
colonna di sinistra dello schermo subito dopo l'inizio dell'avvio), si
pu&ograve; tentare di fermare l'avvio primario in questo punto,
premendo il tasto <keycap>spazio</keycap>. Questo fermer&agrave;
l'avvio nella seconda fase, vedi <xref linkend="boot-boot1">. Qua si
pu&ograve; fare un tentativo di caricare una differente partizione, ad
esempio la partizione contenente il precedente filesystem di root
<literal>"a"</literal>, prima di sostituirlo come sopra
indicato.</para>
</sect3>
<sect3 id="vinum-root-panic">
<title>Non si Carica Niente, l'Avvio va in Panico</title>
<para>Questa situazione accade quando l'installazione di Vinum ha
distrutto il codice di avvio. Sfortunatamente Vinum lascia solo 4 KB
liberi all'inizio della sua partizione prima di scrivere il proprio
header. Purtroppo le due fasi dell'avvio e la disklabel compresa tra
le due attualmente occupa 8 KB, quindi se la partiozne Vinum &egrave;
creata con spiazzamento 0 in una slice o disco che dovrebbe essere
avviabile, la configurazione di Vinum distrugger&agrave; il codice di
avvio.</para>
<para>Similmente, se la situazione sopra descritta &egrave; stata
risolta avviando da un disco di <quote>Fixit</quote>, e il codice di
avvio re-installato usando <command>disklabel -B</command> come
descritto in <xref linkend="boot-boot1">, il codice di avvio
distrugger&agrave; l'header di Vinum, che non sapr&agrave; pi&ugrave;
trovare i propri dischi. Bench&eacute; nessun dato, di configurazione
o contenuto, sia distrutto da questo processo, che risulta quindi
recuperabile reinserendo la stessa configurazione di Vinum, la
situazione &egrave; in realt&agrave; di difficile risoluzione: sarebbe
necessario spostare l'intera partizione Vinum di almeno 4 KB, in modo
da lasciare abbastanza spazio sia per il codice di avvio che per
l'header Vinum.</para>
</sect3>
</sect2>
<sect2 id="vinum-root-4x">
<title>Differences for FreeBSD 4.x</title>
<title>Differenze per FreeBSD 4.x</title>
<para>Traduzione in corso</para>
<para>In FreeBSD 4.x alcune funzioni interne necessarie a Vinum per poter
trovare automaticamente tutti i dischi non sono presenti e il codice che
ricava l'ID interno della periferica di root non &egrave; abbastanza
intelligente da gestire automaticamente nomi come
<devicename>/dev/vinum/root</devicename>, quindi le cose vengono fatte
in modo un po' diverso.</para>
<para>Bisogna dire esplicitamente a Vinum quali dischi controllare, usando
una riga di <filename>/boot/loader.conf</filename> come la
seguente:</para>
<para><literal>vinum.drives="/dev/<replaceable>da0</replaceable>
/dev/<replaceable>da1</replaceable>"</literal></para>
<para>&Egrave; importante indicare tutti i drive che possono contenere
dati Vinum. Non &egrave; un problema indicare drive <emphasis>di
troppo</emphasis>, non &egrave; neanche necessario aggiungere
esplicitamente ogni slice e/o partizione, dato che Vinum
cercher&agrave; header Vinum in tutte le slice e partizioni dei drive
nominati.</para>
<para>Dato che le procedure utilizzate per interpretare il nome del
filesystem di root e derivarne l'ID di periferica (numeri
maggiore e minore) sono adatte per gestire solo nomi
<quote>classici</quote> di periferica come
<devicename>/dev/ad0s1a</devicename>, non riescono a capire nomi di
volumi root come <devicename>/dev/vinum/root</devicename>. Per questo
motivo Vinum ha bisogno di pre-impostare durante la propria
inzializzazione il parametro kernel interno che contiene l'ID della
periferica di root. Questo viene fatto indicando il nome della
volume di root nella variabile di avvio <literal>vinum.root</literal>.
La riga di <filename>/boot/loader.conf</filename> adatta per fare questo
&egrave; simile alla seguente:</para>
<para><literal>vinum.root="root"</literal></para>
<para>Quando l'inizializzaione del kernel cerca di trovare la periferica
root da montare controlla se qualche modulo del kernel ha gi&agrave;
pre-inizializzato il parametro kernel apposito; se questo &egrave; il
caso <emphasis>e</emphasis> la periferica che dice di essere la
periferica di root ha il numero maggiore e minore corrispondenti al
driver come trovato dal nome della periferica di root passata (ovvero
<literal>"vinum"</literal>, nel nostro caso), user&agrave; l'ID di
periferica pre-allocato, anzich&eacute; cercar di trovarne uno da solo.
In tal modo durante l'usuale avvio automatico pu&ograve; continuare a
montare il volume di root Vinum per il filesystem di root.</para>
<para>Bisogna comunque notare che anche quando <command>boot -a</command>
richiede di inserire manualmente il nome della periferica di root tale
nome non pu&ograve; essere intepretato nel caso sia un nome rfierito a
un volume Vinum. Se &egrave; inserito un nome di periferica non
riferito a una periferica Vinum, la non corrispondenza col numero
maggiore pre-allocato del parametro di root e del driver ricavato dal
nome far&agrave; s&igrave; che la procedura utilizzi il normale
interprete, quindi una stringa come <userinput>ufs:da0d</userinput>
funzioner&agrave; come previsto. Da notare che se questo fallisce non
si pu&ograve; pi&ugrave; provare una stringa come
<userinput>ufs:vinum/root</userinput>, dato che non verrebbe
interpretata; l'unica via di uscita &egrave; riavviare e ripartire da
zero. (Alla richiesta di <quote>askroot</quote>, la parte iniziale
<devicename>/dev/</devicename> pu&ograve; sempre essere omessa.)</para>
</sect2>
</sect1>
</chapter>

View file

@ -1582,7 +1582,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen>
<emphasis>u,g,o</emphasis> oppure <emphasis>a</emphasis> (tutti) e
<replaceable>perm</replaceable> pu&ograve; essere
<emphasis>r,w,x</emphasis>. Nella notazione simbolica si pu&ograve;
separare la specifica dei permessi con una virgola, coma mostrato
separare la specifica dei permessi con una virgola, come mostrato
nell'esempio qui sotto.</para>
<para><emphasis>Opzioni generali</emphasis></para>
@ -1766,13 +1766,6 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen>
</thead>
<tbody>
<row>
<entry><command>cat [<replaceable>opzioni</replaceable>]
<replaceable>file</replaceable></command></entry>
<entry>concatena (lista) un file</entry>
</row>
<row>
<entry><command>echo
[<replaceable>stringa</replaceable>]</command></entry>
@ -1781,11 +1774,10 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen>
</row>
<row>
<entry><command>head [<replaceable>-numero</replaceable>]
<entry><command>cat [<replaceable>opzioni</replaceable>]
<replaceable>file</replaceable></command></entry>
<entry>visualizza le prime 10 (o <replaceable>-numero</replaceable>)
linee di un file</entry>
<entry>concatena (lista) un file</entry>
</row>
<row>
@ -1797,6 +1789,14 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen>
<entry>visualizzazione paginata di un file di testo</entry>
</row>
<row>
<entry><command>head [<replaceable>-numero</replaceable>]
<replaceable>file</replaceable></command></entry>
<entry>visualizza le prime 10 (o <replaceable>-numero</replaceable>)
linee di un file</entry>
</row>
<row>
<entry><command>tail [<replaceable>opzioni</replaceable>]
<replaceable>file</replaceable></command></entry>
@ -2220,4 +2220,4 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen>
sgml-always-quote-attributes: t
sgml-parent-document: ("../book.sgml" "book" "chapter")
End:
-->
-->

View file

@ -4,13 +4,17 @@
Nomi delle mailing list FreeBSD e relativo software.
$FreeBSD$
Original revision: 1.29
Original revision: 1.32
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<!ENTITY a.mailman.lists "<ulink url='&a.mailman.listinfo;'>server delle liste di FreeBSD</ulink>">
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